Storia

La Clinica San Michele fu inaugurata il 20 ottobre 1964 dai coniugi Libero e Maria Rosa Nante, che scelsero il nome dell’Arcangelo perchè fu “La storia di San Michele”, libro di Axel Munthe narrante le vicende di un medico svedese innamorato dell’Italia, ad orientare Libero verso la professione di Ippocrate. La Casa di Cura divenne ben presto punto di riferimento per la sanità ingauna e volano di sviluppo per l’economia locale. Le tipologie e la qualità assistenziali erogate integrarono l’offerta ospedaliera preesistente, rappresentata, all’epoca dall’Ospedale Comunale “S.Maria della Misericordia” (oggi spostato in più moderna struttura) e dall’altra Casa di Cura “Villa Salus”, oggi chiusa. Il grande merito della Casa di Cura fu quello di aumentare l’indotto locale con l’attrazione di casistica sanitaria (ed i corollari ritorni di immagine sulla città, poi frequentata a scopo turistico o residenziale dai parenti o dagli stessi ex degenti) da ogni parte d’Italia. 

La famiglia Nante ha gestito direttamente la Casa di Cura fino al 2001. In seguito, la malattia della Signora Maria Rosa e la morte del Professor Libero hanno indotto la famiglia ad affittare per alcuni anni l’azienda. Con la fine del 2009 il Prof. Nicola Nante (figlio primogenito di Libero e Maria Rosa, Medico, Professore Ordinario di Sanità Pubblica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università di Siena), ha rilevato l’intero pacchetto azionario della Società San Michele S.p.a. ed ha costituito la Società Enne S.r.l. che, secondo le sue indicazioni, oggi gestisce la Casa di Cura. Vecchi problemi e nuove prospettive offre il contesto sanitario e socio-economico nel quale la Casa di Cura “San Michele” si trova, oggi, ad operare. Da un lato, è sostanzialmente poco modificata la rete assistenziale ospedaliera pubblica sopra descritta (la riduzione dell’offerta di posti letto, programmata a livello europeo, è stata localmente attuata dalla ASL Savonese con la chiusura dell’ospedale zonale del vicino Comune di Alassio). L’accresciuta componente anziana della popolazione (fenomeno particolarmente accentuato in Liguria, in quanto molti vi si trasferiscono dalle città del nord alla ricerca dell’ottimale situazione climatica) fa della “San Michele” una naturale e versatile risposta al conseguente maggior bisogno assistenziale: per questi pazienti essa rappresenta una soluzione “intermedia” tra l’ospedale pubblico ipertecnologico metropolitano, ed il domicilio del paziente o la residenza socio-sanitaria, consentendo al cittadino “fragile” come al paziente cronico e talora terminale, un ambiente protetto, assistenza qualificata ed un soggiorno piacevole. Dall’altro lato, la Clinica “San Michele” rappresenta oggi l’unico ospedale privato tra Genova e Montecarlo, nel momento in cui i flussi attivi di pazienti (“attrazioni”), da sempre, a livello micro, indicatori di eccellenza aziendale, stanno tornando ad essere marcatori, a livello macro, di qualità delle scelte di politica sanitaria. L’eccellenza dei suoi Professionisti, Medici Internisti, Chirurghi, Infermieri, Fisioterapisti, rappresenta una risorsa non solo per il paziente privato, che in ambiente confortevole e riservato gradisce essere curato, ma per l’intero Sistema Sanitario della Regione,